Fin dall’antichità, grazie alla sua particolare dislocazione, il Marchesato Crotonese ha goduto di un territorio e di un clima molto vario che ha influenzato favorevolmente i suoi prodotti e le sue tradizioni gastronomiche.
Grazie alla riscoperta della dieta mediterranea, la cucina calabrese, di cui quella crotonese ne è una valida testimonianza, è balzata prepotentemente agli onori della tavola. Dominano i legumi, il pesce dello ionio tra i quali spicca il pesce spada, i salumi e la notevole varietà e genuinità di formaggi.
Un posto d’onore è occupato dal peperoncino piccante, abbondantemente utilizzato in cucina, del quale si sono di recente riscoperte le importanti qualità curative.
Da non perdere quindi la famosa ‘nduja, un salame morbido e piccante da spalmare sul pane, e la sardella (chiamata anche caviale calabrese), una salsa di sardine microscopiche e di peperoncino rosso.
Di grande rilievo è il Cirò, che prende il nome dal luogo di produzione, che con il suo bouquet e profumo rappresenta al meglio di questa zona della Calabria.
Già conosciuto nell’antica Grecia veniva utilizzato anche come bevanda fortificante per gli atleti olimpici.